mercoledì 27 luglio 2011

La rivolta dei tassisti ( abusivi ) a Mosca

Sulla stampa ho letto un'articolo dove un reportage da Mosca raccontava dello stato d'agitazione nel comune della capitale russa dei tassisti abusivi. Nella capitale, il comune ha deciso di emanare un'ordinanza dove si dispone che per guidare un taxi il conducente dovrà avere regolare licenza, così facendo tutti i quasi 42mila tassisti abusivi potrebbero sparire dalla circolazione nel vero senso della parola.
Quotidianamente per le strade di Mosca ci sono moltissimi tassisti che per pochi euro ti portano per kilometri e kilometri, unico dazio da pagare oltre la corsa a buon mercato è il dover sopportare scossoni durante il viaggio a causa degli ammortizzatori ormai logori della vecchia Zhigulì o Lada, auto degli anni '70, che facevano epoca nella Russia comunista, con al volante un' uomo di origine Uzbeka o Tagika, paesi del vecchio paniere di repubbliche ex-Soviet dell'Asia che ascolta a volume alto musica caucasica. Spesso la stessa auto viaggia giorno e notte, passando mano tra parenti o amici, tutti votati alla professione di tassista abusivo.
Mosca non ha più una linea di taxi dal lontano 1991, quando il vento di cambiamento ha spazzato via il vecchio regime comunista, contradditorio, visto che si parla di un paese con regole ferree e incredibili. Il segreto di questi tassisti è il prezzo competitivo, hanno un codice d'onore; nessuna violenza, pochissini screzi con i passeggeri. Anche in piena notte e nelle periferie della città, sporgendo il braccio in strada prima o poi un'auto si ferma e ti porta a destinazione senza rischi.
Il comune dalla sua parte nell'ordinanza non chiede nulla di eccezionale, solo il rispetto di alcune regole basilari ; che conducano autovetture revisionate, un tassametro sigillato e verificabile e la patente valida per la Russia.
Inevitabilmente però le tariffe si alzerebbero ed il servizio non sarebbe più a buon mercato, e di conseguenza anche le poche compagnie in regola che presidiano con le loro lussuose auto i grandi hotel, dovrebbero rivedere il tariffario, senza contare che hanno istituito un controllo anti-sbornia quotidiano per gli autisti.
La popolazione è in agitazione, non vogliono assolutamente che questa rivoluzione vada in porto, ora la decisione passa al Premier Putin, che attento ai sondaggi delle prossime votazione di dicembre, sta pensando ad una serie di proroghe per salvare il lavoro di questa fetta di votanti abusiva.

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