martedì 27 settembre 2011

Earth Overshoot Day

Ci siamo, la notizia è presente sui quotidiani nazionali e riporta il risultato di una ricerca da parte del Global Footprint Network. Da oggi stiamo consumando le risorse naturali che spetterebbero all'anno 2012. Il GFT ha condotto uno studio sull'uso delle risorse naturali del pianeta che l'uomo utilizza quotidianamente, ha portato al risultato che stiamo consumando oggi quello che era riservato per il domani, cioè siamo in anticipo di 97 giorni, attingendo così alle risorse dell'anno prossimo. E' stato fatto un esempio banale, è come se noi spendessimo tutto il nostro salario nei primi nove mesi dell'anno, così per i restanti tre dovremmo dar fondo ai nostri risparmi e ben presto finiremmo le risorse economiche a disposizione. Sempre da questi studi, hanno calcolato che tra circa cinquantanni ci servirebbe un secondo pianeta, che non abbiamo, per poter far fronte a tutti questi consumi. E' dal 1970 che il fabbisogno delle risorse naturali è aumentato, ed ora si è superata la soglia del 135% di consumi, cioè abbiamo un deficit del 35% rispetto a quello che il pianeta ci offre.
Dobbiamo seriamente porre rimedio, oppure accadranno problemi seri, incominciando a guardare gli sprechi quotidiani della singola persona, un piccolo sacrificio per salvaguardare il futuro dei nostri figli e nipoti.

Max

venerdì 23 settembre 2011

La casta nelle Forze Armate

In internet hanno pubblicato un resoconto sulle spese "non operative" del Ministero della Difesa ed è a dir poco disarmante.
Secondo l'articolo riportato dal Fatto Quotidiano, quarantaquattro appartamenti di circa 600mq sono a disposizione dei  generali delle nostre F.A. per rappresentanza, le cui spese di gestione ( dalle pulizie alla manutenzione ) sono interamente a carico dello Stato, senza contare agli altri benefit che gli stessi godono quotidianamente.
Non è una critica alle Forze Armate, sia chiaro, anzi, non si contesta l'operato dei nostri soldati che all'estero fanno il loro lavoro e rischiano la pelle, oppure alle forze dell'ordine che rischiano la vita nelle nostre città, alle prese con il bilancio di una piccola stazione o caserma, e quindi gestire i costi del carburante, manutenzione veicoli o quantaltro.
Si critica il malcostume italico di una schiera di alti ufficiali che godono di tutti i privilegi, che invece di servire il loro Paese all'estero, preferiscono soggiornare in posti esclusivi usufruendo di una tariffa giornaliera a prezzi stracciati. Sono quarantaquattro questi generali ed ammiragli, distrbuiti nelle Forze Armate e per sei di loro  c'e' a disposizione anche una mega indennità pensionabile di 409.349 euro l’anno a testa, cui va sommata la normale pensione spettante.
Le spese di gestione degli appartamenti di questi quarantaquattro generali ammontano annualmente a 76.260 cadauno, e comprendono tutto quello che una persona normale fa a casa sua nell giornata di pulizie.
Questo scherzetto costa allo Stato circa  3 milioni e mezzo di euro per tutti e quarantaquattro, ma non è finita, ci sono anche le vacanze.
A  Dobbiaco, c'e' Villa Irma che all'inizio era un albergo: oggi invece è un Centro di Addestramento alla sopravvivenza in montagna. Ma è rimasto sempre un'albergho: spendendo 30 euro a persona i  militari e la propria famiglia ci possono soggiornare godendo vista sulle cime delle Alpi. Nell’isola Palmaria  nel Mar Ligure,con  22,22 euro (le tariffe sono del 2005),  sul Monte Terminillo ne servono 28, mentre “ ad Alghero per riposarsi e recuperare dalle fatiche psico-fisiche" costa 27 euro per notte. Tutte queste strutture sono gestite da colonnelli  (che hanno un costo a loro volta essendo ufficiali superiori), invece di appaltarli a società esterne.
Grazie al Dio non faremo mai guerre, e poi non saremmo all'altezza di condurne e sostenerne una, quindi tutti questi generali a cosa servono, e gli appartamenti di rappresentanza? Allora perchè continuare con tutti questi privilegi?

giovedì 22 settembre 2011

Ricicliamo gli oli vegetali usati

Ormai da anni si è appurato che smaltire l'olio da cucina nel lavandino di casa crea grossi danni alla falda acquifera. In Italia ogni anno si è calcolato che si consumano 1,4 tonnellate di oli vegetali, tra olio d'oliva e quello di semi vari. Mentre l'olio d'oliva lo consumiamo è quasi sempre crudo e quindi va nel nostro organismo, quello di semi finisce nello scarico, cioè nell'impianto di fognatura.
Quest'ultimo se raggiunge gli impianti d'acqua potabile li contamina rendendoli inutilizzabili, e anche i depuratori d'acqua non hanno un corretto funzionamento, per non parlare poi se dovesse arrivare in un piccolo specchio d'acqua, crea una pellicola sulla superficie, non facendo passare i raggi solari e rendendo difficile l'ossigenazione dell'acqua, distruggendo così la flora e la fauna intorno.
Non costerebbe niente portare l'olio esausto nella struttura ecologica più vicina a casa, magari organizzandosi nel raccogliere qualche litro d'olio (anche quello delle scatolette di tonno, sottoli e altro) ed andare a conferirlo ogni mese. Così facendo, riciclando l'olio, si ottengono nuovi prodotti come la glicerina per le saponificazioni , biodiesel e lubrificanti vegetali per macchine agricole. Sarebbe un piccolo gesto che se fatto da tutti migliorerebbe l'ambiente.

venerdì 16 settembre 2011

Dalla plastica un petrolio sintetico

Lo hanno comunicato i tecnici della Vadaxx Corporation, dalla plastica si può ottenere del petrolio sintetico di ottima qualità. La scoperta non è nuova e nel campo del riciclo dei rifiuti e sempre più aziende trovano sistemi per produrre a sua volta materie riciclate.
La Vadaxx Corporation,un'azienda chimica, si trova in America nello stato dell'Ohio ed ha coperto la sua scoperta con molti brevetti, per scongiurare il furto del procedimento.La tecnica fino ad oggi conosciuta era un processo per poter ricavare petrolio dalla plastica con una depolimerizzazione termica. In pratica la plastica viene trattata ad altissime temperature e privata dell'ossigeno dando così atto alla scissione delle molecole più lunghe e complesse che si trasformano in idrocarburi e residui solidi. Mischiati poi insieme ad altri idrocarburi specifici ed altri trattamenti simili alla raffinazione si ottiene carburante ed altri combustibili, il procedimento però, rende molto alto il costo della tecnologia per ottenere il greggio.
Ora la Vadaxx assicura che ha scoperto un processo per evitare tutto questo, ma come sottolinea l'azienda ci sono decine di brevetti per coprire questo segreto.  L'unica notizia trapelata è che la Vadaxx ha dichiarato che è in grado inoltre, di trattere i rifiuti solidi provenienti dalla raffinazione del greggio e gli oli esausti, ottenendo un prodotto molto simile al greggio, ma con una percentuale bassissima di zolfo che è contenuto invece ad alte percentuali nei giacimenti di petrolio artico.
Non è ben chiaro se tutto questo sia un eco-balla, ma dal suo sito la Vadaxx è cerca investitori disposti a partecipare e finanziare il primo progetto.
Se fosse vero si ridurrebbe la dipendenza da parte dei paesi occidentali dall'oro nero, e si inquinerebbe meno, risolvendo il problema dei rifiuti e scarti di lavorazione che tutt'oggi vanno nelle discariche autorizzate ed abusive.

domenica 4 settembre 2011

Altri due giornalisti uccisi in Messico

Continua ad allungarsi la lista dei giornalisti messicani assassinati nel paese. L'altro ieri, nel parco Iztapalapadella della capitale Città del Messico, sono stati trovati i corpi senza vita di Marcela Yarce e Rocio Gonzalez Trapaga, due croniste locali. I loro corpi erano stati legati a  mani e piedi, denudati ,con evidenti tracce di strangolamento ed infine finite a colpi d'arma da fuoco. L'ennesimo duplice omicidio avviene a distanza di una sola settimana dal massacro al Casinò Royale, a Monterrey.
Del caso si sta occupando la polizia della capitale che ha ricostruito gli spostamenti delle due giornaliste nelle ultime ore prima della morte. Le due donne erano amiche da molti anni, Marcela Yarce era direttrice del settimanale " Contraliena " , mentre Rocio Gonzales Trapaga era una giornalista indipendente dopo esser stata per diversi anni un'inviata per un'emittente televisiva, inoltre quest'ultima era titolare di un ufficio cambi nell'aeroporto di Città del Messico, ed aveva prelevato un'ingente somma di denaro prima di incontrare l'amica per un caffè, per questo la polizia vaglia anche la pista della rapina, senza scartarne comunque altre.
Dal 2000 a oggi sono 83 i cronisti uccisi nel Paese. La scorsa settimana e' stato trovato morto in una citta' dello Stato di Sinaloa Humberto Salazar, direttore di un quotidiano on-line per il quale seguiva soprattutto la politica. Il Messico si conferma così il paese più pericoloso per i giornalisti, secondo una ricerca commissionata dalla Commissione per i diritti umani.

Perchè io ho il biglietto e lui no?

Leggendo un settimanale,mi sono imbattuto in un articolo dove il giornalista raccontava l'esperienza vissuta a bordo di treni che da Milano andavano verso Verona sui quali c'erano più persone ( tutte extracomunitarie ) senza titolo di viaggio, e nel caso specifico, alla richiesta del controllore del biglietto, prima sbeffeggiavano il malcapitato, e un un secondo tempo strattonavano il controllore ( una ragazza ), che si vedeva costretta a chiamare la Polfer, senza che nessun passeggero  intervenisse per prendere le difese della malcapitata e sentendosi rispondere dalla stessa Polfer che non aveva personale alla stazione sucessiva, rimandando forse il controllo alla fermata dopo. Parlando poi con il controllore gli veniva spiegato che queste situazioni erano all'ordine del giorno. Il giornalista, vivendo a  New York per motivi professionali, raccontava che tutto questo non sarebbe mai successo, già entrare in in vagone della metropolitana senza biglietto è quasi impossibile, poi anche se ci si riuscisse, all'atto della richiesta da parte del personale addetto al controllo biglietti e  reagendo in malo modo ci si troverebbe circondati da squadre di poliziotti dell'unità speciale ( S.W.A.T. ) in meno che non si dica, senza contare poi la mesta figura che si farebbe, sentendosi gli occhi puntati addossoi degli altri passeggeri, pronti a dar man forte al controllore di turno in caso di necessità.
Anche a me è capitato di vedere abusivi che vendono calze e fantasmini sui treni in corso di viaggio, oppure generi alimentari, a bordo dei vagoni durante le soste nelle stazioni, adirittura  salendo sul treno Eurostar a Roma Termini per tornare a Napoli, senza che il personale di bordo potesse intervenire per farli scendere, visto che il treno dovrebbe far una sosta non programmata in una stazione, causando così ritardi ai passeggeri.
Tutto il mondo è paese, il nostro più di altri.